VERITA’ E GIUSTIZIA PER I MIGRANTI AFRICANI IN LIBIA
LETTERA APERTA ALL’AMBASCIATA IN ITALIA
della Gran Giamahiria araba libica popolare socialista
Il giorno 21 febbraio il quotidiano Il manifesto ha pubblicato una lettera del Vostro Ufficio Stampa di Roma per criticare alcuni articoli pubblicati nelle settimane scorse dal giornale stesso, relativi alle modalità di gestione e di controllo da parte della Gran Giamahiria dei flussi di migrazione dall’Africa verso l’Europa. Dato che quegli articoli erano strettamente collegati al documentario Come un uomo sulla terra, di cui siamo autori e produttori, abbiamo sentito il bisogno di dare una risposta alla Vostra lettera, a cui per altro Il manifesto ha sin qui deciso di non rispondere. E rispondiamo soprattutto per cogliere con prontezza la Vostra “piena disponibilità a fornire tutte le informazioni e a rispondere a tutti i quesiti”, convinti che il confronto e il dialogo siano strumenti centrali per perseguire verità e giustizia.
Nel nostro documentario abbiamo raccolto le testimonianze di uomini e donne etiopi ed eritrei che godono oggi di protezione umanitaria in Italia e che sostengono di aver subito da parte della polizia libica varie forme di violazione dei principali diritti umani durante il loro viaggio attraverso la Libia.Le nostre ricerche hanno poi confermato con chiarezza la forte plausibilità delle denunce contenute nei racconti dei ragazzi.Purtroppo la nostra richiesta di poter entrare in Libia al fine di verificare direttamente la verità di questi racconti, non è mai stata accolta da parte del Vostro Governo.
Il fatto poi che il governo italiano sia fortemente e ufficialmente impegnato nel sostenere la Gran Giamahiria nella lotta all’immigrazione clandestina, non ci può esimere dall'esprimere la nostra profonda preoccupazione per le garanzie dei diritti umani dei migranti, cosa che abbiamo cercato di trasmettere attraverso il nostro film. Nostro scopo era suscitare un confronto pubblico su un tema, che altrimenti rischiava di rimanere ancorato a facili demagogie di una destra razzista e leghista, che immaginiamo anche voi non possiate facilmente tollerare.
Nostra intenzione è difendere con chiarezza i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani e non solo dei più privilegiati. Crediamo che come valgano per gli europei e per gli africani più ricchi diritti quali la tutela della vita, il diritto di mobilità e il diritto di fuga e di asilo, così debbano valere anche per i cittadini africani. Le violenze subite dai testimoni del nostro documentario e le azioni politiche del nostro Governo, ci sembrano rappresentare chiaramente una direzione e una scelta ben diverse, contro le quali non possiamo non esprimerci. Le migrazioni vanno gestite, ma senza mai schiacciare i diritti e la vita di chi migra perché costretto, perché vittima di decenni di sfruttamento coloniale e post-coloniale, anche da parte dei governi africani stessi.
Questo è il motivo per cui abbiamo realizzato Come un uomo sulla terra e questo il motivo per cui con questa lettera, Vi chiediamo un incontro, magari proprio insieme ai giornalisti de Il Manifesto, durante il quale poter vedere insieme il documentario e discuterne.
In attesa di un vostro riscontro
Cordiali Saluti
Autori e Produzione di “Come un uomo sulla terra”
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