Migrazioni e politiche securitarie: informazioni e confronti
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Il film che racconta agli Italiani cosa si nasconde dietro gli accordi con la Libia. Il film che dà voce alla dignità e al coraggio dei migranti africani. - Una produzione Asinitas in collaborazione con ZaLab.
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COME UN UOMO SULLA TERRA
Italia 2008, - 60’ - Italiano
di Andrea Segre, Dagmawi Yimer con la collaborazione di Riccardo Biadene con il patrocinio di Amnesty International Italia
"Un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste."
di Andrea Segre, Dagmawi Yimer con la collaborazione di Riccardo Biadene con il patrocinio di Amnesty International Italia
"Un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste."
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Per ulteriori informazioni comeunuomosullaterra@zalab.org
4 commenti:
Dal 15 maggio secondo Maroni inizeranno i pattugliamenti Italo-Libici per fermare gli sbarchi. La Marina Italiana consegnerà i migranti trovati nella acque libiche alla polizia libica. Cosa ne pensate?
Come avrai potuto vedere si sono anticipati da soli! E' pazzesco sono stati rimandati indietro in 250 senza neanche curarsi delle condizioni di salute etc.. e delle eventuali condizioni di perseguitati politici, sessuali etc.... calpestando ormai sfacciatamente tutti i diritti dell'Uomo!! Ma quand'è che ci cacciano dall'Europa?! Il problema è che non ci cacceranno mai perchè in fondo sta bene a tutti, mi pare anche a tutti (o quasi ) gli italiani e... LA STAMPA??? Sto cercando da qualche parte qualche indizio di ribellione a ciò... mi aiutate a trovarlo? Scusate lo sfogo ma BASTA!!!!
Tramite la finestra delle iniziative locali di Amnesty ho scoperto questo blog. Grazie per quello che fate, firmerò la petizione e prenoterò il film. Ho aggiornato con altri link a voi il post che avevo composto il 5 aprile 2009 e che cerco mantenere aggiornato sull'idea di fondo di agire per chiamare in tutto il mondo qualsiasi migrante con i soli sostantivi uomo o donna fino a certa identificazione legata allo strumento dna, che in parallelo dovrebbe valere per tutti, migranti e residenti. Il post ha indirizzo http://maninrete.blogspot.com/2009/04/sul-valore-delle-parole.html
@ Andrea Segre
Alcuni numeri sulla Libia:
- dal 1969 non ci sono elezioni nè partiti politici
- è il 9° paese produttore di petrolio e gas al Mondo
- sta acquistando il 3% del mercato finanziario INTERNAZIONALE
- 3 miliardi di dollari guadagnati in un investimento sul capitale FIAT
- 7 miliardi di euro ritirati l'anno scorso dalle banche elvetiche.
Dunque, Paese ricco o Paese povero?
I dati sono in contrasto con l'aspetto degli immigrati.
c'è qualcosa che non va.
Potrebbe dunque essere un respingimento che non ha nulla a che fare con il piano sicurezza, ma con gli accordi economici presi con il Leader Unico Gheddafi?
E gli accordi economici, vanno stretti solo in virtù degli affari, o ci deve essere dignità, moralità, difesa dei diritti umani e civili di tutti?
Sono senza dubbio per la richiesta
1) di osservatori internazionali in territorio libico
2) di indagini sugli stretti accordi economici presi tra ITALIA E LIBIA.
La Terra non ha proprietari,
le risorse non devono accumularsi nelle mani di pochi. La Democrazia è un bene da difendere ed esportare.
I respingimenti sono appendice di qualcosa che non conosciamo, credo.
Non ho visto come un uomo sulla terra, ma so che Erri de Luca vi ha appoggiato. E ho letto il pezzo favorevole su Lo Straniero.
Cercherò di farlo proiettare a Treviso, terra di pistole e Gentilini...
Vi aspetto,
francesca cenerelli
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