Siamo grati al Pontefice, che ha voluto ricordare nelle sue preghiere, richiamando la comunità internazionale al rispetto dei diritti dei profughi e rifugiati.
Speriamo che l'appello del Papa venga accolto dalle autorità internazionali, in particolare il governo Egiziano, l'unico che può intervenire per la liberazione dei profughi eritrei sequestrati nel deserto del Sinai, in catene da più di un mese. Le testimonianze giunte a noi restano gravissime, soprattutto le donne in stato di gravidanza costrette a subire la fame e la sete, con gravi rischi anche per il feto. Le persone ferite dalle continue percosse hanno bisogno di cure mediche, ci sono molti altri che stanno male, debilitati dalla fame e dal continuo maltrattamento.
Confidiamo che gli stati europei accogliendo l'Appello accorato del Papa per la liberazione e il rispetto dei diritti di questi profughi eritrei, etiopi, sudanesi e somali facciano i necessari passi diplomatici sul governo egiziano, affinché quest'ultimo reagisca per salvare la vita di centinaia di profughi e rifugiati nelle mani dei predoni del deserto.
Sta sera scade il secondo ultimatum dato dai sequestratori ai profughi, non sappiamo cosa potrà accadere allo scadere di questo ultimatum, sollecitiamo le autorità egiziane ad intervenire il più presto possibile.
Don Mussie Zerai



We are grateful to the Pope, who wanted to remember in his prayers, calling on the international community to respect the rights of refugees and displaced persons.
We hope that the Pope's appeal is accepted by international authorities, in particular, the Egyptian government, the only one who can intervene for the liberation of Eritrean refugees seized in the Sinai desert, in chains for more than a month. The accounts sent to us are serious, most of all pregnant women forced to suffer hunger and thirst, even at great risk to the fetus. The injured people from the continuous beatings they need medical care, there are many others who are sick debilitated by hunger and ill-treatment continued.
We hope that the European states accepting the Pope's urgent appeal for the liberation and respect the rights of these displaced Eritreans, Ethiopians, Sudanese and Somalis make the necessary diplomatic steps on the Egyptian government, until a fourth-last to react to save the lives of hundreds of refugees and displaced persons in the hands of marauders of the desert.
She ends the second week ultimatum given by the kidnappers to refugees, we do not know what will happen on the expiry of this ultimatum, we urge the Egyptian authorities to intervene at the earliest opportunity.
Fr. Mussie Zerai

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